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Mirko Marin

 

Non c'è 
vento favorevole
per chi non sa
in quale porto
 vuole arrivare.
(Seneca)

 
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KNX Partner nr. 7348
 

Giornalista pubblicista

iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto

nr.142001


 

Note biografiche e professionali

Ho frequentato Scuole Elementari, Scuole Medie e Liceo Scientifico a San Donà di Piave.

È iniziato quindi un percorso scolastico superiore di netta impostazione scientifica...

Parallelamente allo studio delle materie "canoniche" insegnate al liceo, ho impegnato parte del mio tempo e le risorse finanziarie che riuscivo a racimolare, nell'autoapprendimento dei principi dell'informatica (chi è "giovane" come me sa di cosa parlo quando cito lo ZX80, lo Spectrum, il C64, e tutte le macchine che al quel tempo stavano uscendo sul mercato) e nello studio dell'elettronica (molto più difficile questo, in quanto era il periodo in cui si stava attuando a livello industriale la transizione tra valvole e transistor e la documentazione disponibile ai privati era scarsa e non sempre di facile reperibilità. Ricordiamoci che a quel tempo internet, come lo conosciamo adesso, non esisteva.

Al colloquio d'esame di quinta liceo sono stato spinto dal mio professore di matematica a portare una tesina sui transistor e sul loro funzionamento. A quel tempo non erano molti che prendevano queste iniziative  e, se non ricordo male, sono stato l'unico a cimentarmi in questo nell'anno del mio diploma.

Ho avuto la fortuna di avere un commissario d'esame che ha apprezzato gli sforzi fatti durante il percorso liceale e mi ha gratificato con un ottimo voto d'esame.

Tutto questo per arrivare concludere che fin dai primi anni del liceo ho cominciato ad interessarmi di ciò che poi sarebbe diventata la mia professione: l'elettronica e l'informatica.

L'avventura dell'università è iniziata con entusiasmo e la ho portata a termine cercando di gravare il meno possibile sulla famiglia, cercando ed ottenendo da parte dell'Ente Studi di Padova quelle agevolazioni e le borse di studio che mi hanno permesso di risiedere e di studiare fuori casa.

Devo ringraziare l'ottima preparazione che i docenti del liceo mi hanno fornito, permettendomi di affrontare con relativa tranquillità gli "esami sbarramento" che al tempo in cui ho iniziato gli studi superiori erano all'ordine del giorno per "scremare" il numero di studenti iscritti. Il 1965 è stato uno degli anni in coda al grande boom demografico italiano e ho ricordi essere sempre stato in classi sovraffollate, sempre a condividere le poche risorse disponibili con gente che, come me, ha sempre lavorato per raggiungere gli obiettivi che si proponeva.

Prima di laurearmi ho voluto adempiere al servizio militare che ho svolto nel Reggimento Lagunari Serenissima a Venezia, prima con mansioni nel ruolo delle telecomunicazioni, ma subito passato di ruolo e trasferito in logistica, a portare il mio contribuito nella gestione ad un Maggiore che mi ha insegnato molto e soprattutto mi ha permesso di capire le regole e le persone che ruotano attorno ad una struttura fortemente gerarchizzata.

Il percorso scolastico universitario si è quindi svolto con qualche altra parentesi che ha posticipato il grande momento della discussione della tesi di laurea.

Una tesi, da ingegnere elettronico, che guarda a un mondo che gli è vicino, l'informatica.

Discutendo una tesi sul sistema operativo Linux, che in quegli anni stava nascendo grazie a un manipolo di studenti/visionari, ho voluto cercare di ampliare la conoscenza che l'università mi aveva fornito, cioè l'elettronica alla stato dell'arte, con la realtà emergente nel mondo dei sistemi operativi.

Tutto è stato comunque ben ripagato, permettendomi di trovare un lavoro subito pochi mesi dopo la laurea.

L'avventura professionale è iniziata con un crescendo, iniziando a Pordenone presso una ditta leader a quel tempo nella distribuzione di prodotti informatici ed elettronici. Il direttore commerciale precedente era entrato in contrasto con la proprietà e quest'ultima decise di dare un valore aggiunto alla pura transazione commerciale: la competenza tecnica. Grazie a questo ho avuto la possibilità di conoscere personalmente i vari country manager delle più grosse aziende distributrici di elettronica informatica di allora , IBM, Olivetti, Siemens, ecc. e di averli come docenti ad personam per strategie, campagne di marketing, ecc. permettendomi di capire dei meccanismi che in università non avevo sicuramente analizzato.

Ho cambiato lavoro quando ho voluto migliorare la mia posizione economica in quanto, pur essendo il primo lavoro stimolante ed interessante, il contratto a cui mi ero legato non lasciava molti margini.

Dopo una parentesi a Portogruaro in una azienda che si occupava di fornire soluzioni software ed hardware alle aziende, ho creduto in una azienda emergente e sono entrato come progettista (unico in-house) hardware e software.

Ho avuto modo di poter applicare tutto il bagaglio di conoscenza che l'università e l'esperienza acquisita mi avevano dato fino a quel momento. Ho visto crescere l'azienda fino a diventare uno dei competitor del mercato italiano nella fornitura di apparecchiature per l'automazione di vasche e docce idromassaggio. Nonostante la principale vocazione dell'azienda fosse la progettazione di centraline e accessori per l'idromassaggio, mi sono occupato anche di automazione industriale e, in particolare, del controllo di forni di essiccazione del legno, con la progettazione di hardware e software di controllo del ciclo di essiccazione e la gestione dei forni.

Ho inoltre progettato, insieme ad un collega, che nel frattempo arrivò ad arricchire il patrimonio di cervelli dell'azienda, la centrale di controllo di solarium per l'abbronzatura, con la gestione di tutti i cicli, la rivelazione di eventuali anomalie e la gestione delle sicurezze. Le novità introdotte in tale sistema permisero al cliente di consolidare il proprio ruolo di riferimento nel panorama italiano.

Nel 1999 mi si è presentata l'occasione di cambiare nuovamente azienda e di occuparmi di audio, altoparlanti, musica, analisi e elaborazione del suono. Forte di una ottima preparazione universitaria, grazie ai vari corsi di elaborazione dei segnali, analisi e sintesi, e soprattutto al pionieristico corso allora denominato "musica all'elaboratore elettronico", che in realtà non  era altro che un ottimo corso approfondito sull'audio e su tutte le sue componenti, dall'analogico al digitale, sono passato al reparto ricerca e sviluppo della Atec, leader in Italia nei sistemi audio per home e public address.

Sono attualmente R&D Manager e, col gruppo di lavoro dell'azienda, progetto e costruisco nuove e competitive soluzioni per il mondo dell'audio distribuito e per i grandi impianti.

Nel corso della tempo ho conseguito certificazioni in vari campi, dalla amministrazione di reti di computer alla progettazione di network; l'ultima ottenuta è nel campo della home automation con dispositivi Knx.

Resto un riferimento in azienda per quanto riguarda home e building automation.

Di seguito c'è un piccolo elenco di progetti, sicuramente parziale, di prodotti da me progettati.

Molti sono stati costruiti in migliaia di unità e venduti (e spesso li trovo installati in abitazioni di conoscenti o li vedo mentre mi muovo per l'Italia o per l'Europa).

Attualmente sto seguendo due filoni tecnici:

  •  l'analisi, la sintesi e l'elaborazione del segnale audio tramite dsp.

  •  utilizzo di linux nei sistemi embedded (scrittura dei driver e loro utilizzo con software di alto livello).

Nel febbraio 2011 l'Ordine dei Giornalisti del veneto ha accettato la mia iscrizione come pubblicista e sono direttore responsabile del Notiziario dell'Associazione Impegno e Partecipazione.

Clicca qui per un elenco di progetti ed attività in cui sono stato coinvolto.

 

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