Sono nato quando mancava poco all'inizio della primavera
del 1965, il 14 marzo, all'ospedale civile di San Donà di Piave.
Ho conosciuto molte persone, alcune le ho cancellate
dalla memoria, altre invece sono state molto interessanti, alcune dei
veri e propri geni.
Qualcuna è poi diventata mio grande amica. Con gli amici
ho vissuto delle belle avventure ed esperienze; non dimenticherò mai i
tempi del liceo e i primi anni dell'università.
Al liceo mi occupavo di molte cose e non ho mai avuto
l'interesse di ufficializzare un rapporto fisso con una ragazza.
A quanto pare ci ha pensato quella che sarebbe poi
diventata mia moglie a forzare la mano e, alla fine del liceo, Nicoletta
ed io abbiamo iniziato a frequentarci molto più spesso di quanto non
facessimo quando eravamo dei semplici amici.
All'università ho conosciuto altre persone e con alcuni
ho percorso la strada fino alla laurea in ingegneria elettronica.
Quasi alla fine degli studi superiori ho assolto il
servizio militare a Venezia. È stata una esperienza
notevole grazie alla quale ho conosciuto delle persone con le quali,
probabilmente, non avrei mai avuto a che fare altrimenti. (Ho conosciuto
dei diciottenni eccezionali con i quali era un piacere discutere di
qualsiasi argomento, ed altri il cui unico scopo
nella vita era il fare il meno possibile, fumare "roba buona" e
nient'altro.)
Finita l'università, con una buona dose di ottimismo, io
e Nicoletta abbiamo deciso di sposarci e di stabilirci a Ceggia.
Tre mesi dopo la laurea eravamo marito e moglie.
Ricordo che eravamo in viaggio di nozze quando mi arrivò
la telefonata in risposta ad uno dei curriculum che avevo spedito. Ho
fatto il colloquio al ritorno e sono stato assunto a tempo indeterminato
quasi subito.
Nel frattempo il tempo passava ed io e Nicoletta ci
rendevamo conto che la casa era un po' vuota...
Così ci siamo dati da fare e nel 1996 è arrivata
Eleonora, nel 1998 è arrivata Beatrice e nel 2003 è arrivata Caterina.
Ora la casa non è mai vuota, anzi. A volte non riusciamo
neanche a camminare da tante cose sono sparse sui pavimenti...
Le ragazze stanno crescendo e diventano sempre più
autonome lasciandoci un po' di tempo libero per i nostri interessi.